Nel mondo ipercompetitivo del turismo, la collaborazione vince sempre sulla competizione. Il comarketing – quando due aziende uniscono le forze per una campagna pubblicitaria condivisa – si sta rivelando uno degli strumenti più efficaci per ottenere visibilità, creare valore percepito e stimolare vendite trasversali.
Ma non parliamo di accordi tra colossi o operazioni complicate da grandi budget. Il vero potenziale si manifesta nelle sinergie locali, come quella tra un tour operator e un lido balneare che ospita un’esperienza esclusiva. Quando entrambi promuovono insieme questa attività attraverso sponsorizzate sui social, si apre un ventaglio di benefici che va ben oltre la singola vendita.
In questo articolo vedremo come funziona il comarketing nel turismo, perché le sponsorizzate condivise sono così potenti e quali vantaggi concreti porta alle aziende coinvolte, anche in termini di posizionamento del brand, scambio di referenze e opportunità di upselling.
Che cos’è il comarketing e perché funziona
Il comarketing è una strategia in cui due o più aziende collaborano per promuovere insieme un prodotto, un servizio o un’esperienza, condividendo risorse, canali e pubblico. A differenza del co-branding, che spesso prevede la creazione di un prodotto congiunto, il comarketing si concentra sulla promozione sinergica, con vantaggi tangibili per entrambe le parti.
Nel settore turistico, questa formula trova terreno fertile. Perché? Perché i viaggiatori cercano esperienze complete. Non vogliono solo un soggiorno o un’escursione, ma una combinazione di elementi: relax, scoperta, gastronomia, cultura, benessere. E chi meglio di due operatori locali complementari può offrirglielo?
Un tour operator ha la capacità di attirare, narrare e organizzare. Un lido balneare ha il territorio, l’atmosfera e l’infrastruttura. Insieme, possono creare e promuovere un’esperienza più ricca, autentica e soprattutto più attraente per il pubblico.
Ecco dove entra in gioco il comarketing con sponsorizzate: due aziende, un messaggio coordinato, due pubblici che si incontrano. Il tutto, potenzialmente, al doppio della forza comunicativa e alla metà del budget.
Caso tipo: Tour operator + lido balneare
Immaginiamo una scena semplice, ma potentissima dal punto di vista comunicativo.
Un tour operator crea una summer experience esclusiva in una località balneare: yoga al tramonto sul mare, degustazione di vini locali, live music sotto le stelle. Ma anziché promuovere l’evento da solo, coinvolge il lido che ospita l’iniziativa. Il risultato? Una campagna sponsorizzata co-firmata, pubblicata sia sui canali del tour operator che su quelli del lido.
Cosa succede in questo scenario?
- Il tour operator attinge a un pubblico locale che conosce e si fida del lido.
- Il lido si posiziona come luogo esperienziale, non solo balneare, elevando la percezione del proprio brand.
- Entrambi ottimizzano il budget pubblicitario: dividono i costi delle sponsorizzate ottenendo il doppio dell’esposizione.
È una vera win-win: chi visualizza l’annuncio entra in contatto con due brand che comunicano insieme, si rafforzano a vicenda e offrono un’esperienza memorabile, non una semplice attività isolata.
Vantaggi chiave per entrambe le aziende
1. Scambio di referenze: fiducia trasferita
Quando due brand si associano, trasferiscono fiducia l’uno all’altro. Se un turista conosce già il lido, sarà più propenso a fidarsi del tour operator che organizza lì l’evento. E viceversa.
Questo tipo di “endorsement implicito” funziona molto meglio di mille parole. È come se il brand A dicesse: “Se ti fidi di me, puoi fidarti anche del mio partner”. Un effetto a cascata sulla reputazione.
2. Facilità di upselling: vendi meglio, vendi di più
Un altro vantaggio enorme del comarketing è la possibilità di fare upselling in modo più naturale.
Esempio pratico:
- Il tour operator propone un pacchetto weekend.
- Il lido offre un upgrade con cena gourmet o lettino in prima fila.
Quando l’offerta è congiunta e ben comunicata, il cliente percepisce valore aumentato e non solo un costo extra. È più facile vendere una combinazione quando i partner comunicano insieme, anziché separatamente.
3. Brand awareness: anche senza vendite, vinci comunque
Non tutte le sponsorizzate portano conversioni dirette. Ma nel comarketing, anche le “non-vendite” lavorano per te.
Ogni visualizzazione è un punto in più nella memoria del cliente:
- “Ho visto quel lido con l’evento figo”
- “C’era quel tour operator che fa cose originali”
Questo posiziona entrambi i brand come top of mind nel proprio segmento, pronti per essere scelti la prossima volta.
In un mercato turistico dove l’offerta è sterminata, essere ricordati è già metà della battaglia vinta.
Perché le sponsorizzate nel comarketing sono più potenti
Chi fa pubblicità online sa che non basta “esserci”. Bisogna essere rilevanti. E le sponsorizzate fatte in comarketing hanno un potere speciale: riescono a sembrare più autentiche, più persuasive e… più efficaci.
Ecco perché:
1. Algoritmi e pubblico simile: sinergia che si amplifica
Quando due brand collaborano in una sponsorizzata, i loro pubblici si incrociano. I dati comportamentali (interessi, geolocalizzazione, età, preferenze) generano segmenti più ampi e qualificati. Questo significa:
- Costo per clic potenzialmente più basso
- Maggiore engagement
- Aumento del CTR (Click Through Rate)
In pratica, stai usando due magneti invece di uno. E gli algoritmi delle piattaforme pubblicitarie lo adorano.
2. Contenuti autentici e storytelling emozionale
Una singola azienda può parlare di sé, certo. Ma due aziende che raccontano una storia comune? Quello è storytelling.
Esempio:
“Scopri un weekend esperienziale dove il mare incontra il benessere: il nostro lido ospita l’evento esclusivo firmato [Nome Tour Operator].”
Questa narrazione crea immaginazione, desiderio e coinvolgimento. Non stai solo vendendo un prodotto, ma stai offrendo un’emozione, e questo rende l’annuncio memorabile.
3. Budget ottimizzato a beneficio reciproco
Uno dei vantaggi più concreti? Il budget.
Fare una campagna sponsorizzata da soli costa. Farla in due? Costa la metà e vale il doppio.
Puoi:
- Suddividere il costo della grafica, dei copy, dei video
- Condividere il budget pubblicitario
- Raddoppiare la copertura potenziale (grazie a due account che promuovono lo stesso contenuto)
In tempi in cui ogni euro speso in marketing va giustificato, il comarketing è una mossa intelligente.
Estensione B2B: team building e welfare aziendale
Il turismo non è solo per vacanzieri. Sempre più aziende stanno investendo in esperienze di gruppo per dipendenti e collaboratori, sotto forma di:
- Giornate incentive
- Attività di team building
- Percorsi di benessere aziendale (welfare)
Qui il comarketing diventa un’opportunità ancora più potente. Perché?
1. Un’offerta integrata è più facile da vendere alle aziende
Un tour operator da solo può proporre un’escursione. Un lido da solo può offrire una location. Ma insieme, possono proporre:
- Pacchetti “tutto incluso” (location + attività + catering + trasporti)
- Giornate esperienziali con format personalizzati
- Attività con storytelling motivazionale (es. sport, natura, relax)
Alle aziende piace la semplicità. Un pacchetto chiavi in mano è più facile da comprare.
2. Il target B2B ha budget e cerca esperienze “memorabili”
Le aziende sono disposte a investire di più, purché l’esperienza sia:
- Curata nei dettagli
- Originale
- Rilassante o rigenerante (in ottica welfare)
Una campagna sponsorizzata ben fatta, firmata da due brand locali in collaborazione, può intercettare responsabili HR, dirigenti e imprenditori che cercano qualcosa di diverso dal solito hotel business.
3. Un nuovo posizionamento per i brand coinvolti
Fare comarketing rivolto al B2B aiuta anche i brand coinvolti a evolvere la propria immagine:
- Il tour operator passa da “vacanze per privati” a “provider di esperienze aziendali”
- Il lido passa da “spiaggia per famiglie” a “location premium per eventi aziendali”
È una transizione che non richiede rivoluzioni operative, ma una comunicazione mirata e una proposta commerciale ben strutturata.
5 consigli pratici per una sponsorizzata comarketing che funziona
1. Definite obiettivi comuni (e realistici)
Il primo passo è allinearvi sugli obiettivi. Vuoi ottenere prenotazioni? Raccogliere lead? Aumentare follower?
Entrambe le aziende devono puntare nella stessa direzione.
➡ Errore da evitare: una parte punta alla vendita immediata, l’altra a fare branding. I risultati si disperdono.
2. Conoscete il target (e parlate la sua lingua)
Non basta “turisti” o “aziende”: serve definire età, interessi, valori, piattaforma usata, timing di viaggio.
Parlare a tutti = non parlare a nessuno.
➡ Esempio: una sponsorizzata rivolta a HR aziendali avrà tono e visual completamente diversi da una destinata a coppie in vacanza.
3. Coordinare copy e visual: coerenza prima di tutto
Un post sponsorizzato in comarketing deve apparire unificato.
Stesso tono di voce, stessi colori, stesse call to action.
➡ Suggerimento: creare una mini guida di stile condivisa o un modello base per i contenuti grafici.
4. Call to action unica e chiara
Evita di confondere il lettore con più inviti all’azione.
Meglio:
✅ “Prenota la tua esperienza ora”
❌ “Scopri di più da noi” + “Scrivi al partner”
➡ Un solo punto di ingresso. Chiaro. Diretto. Con tracciamento incluso.
5. Misura tutto (insieme)
Decidete in anticipo quali KPI monitorare: clic, vendite, visualizzazioni, lead generati.
Condividete i dati per capire cosa ha funzionato e cosa no.
➡ Pro tip: usare UTM condivisi o un report congiunto su Google Analytics o Meta Ads Manager.
Il turismo non è più solo promozione, è collaborazione
In un mercato turistico dove l’attenzione è scarsa, la fiducia va guadagnata ogni giorno e la concorrenza è a portata di swipe, il comarketing rappresenta un cambio di paradigma necessario.
Collaborare non è più un’opzione: è la strategia più intelligente per ottimizzare i costi, amplificare la visibilità e creare esperienze memorabili che parlano da sole.
Che tu sia un tour operator, una struttura ricettiva o una location esperienziale, cerca partner affini e proponi sponsorizzate coordinate. Condividere pubblico e contenuti è il modo più veloce per emergere in un mare di promozioni tutte uguali.
Sei un’azienda turistica e vuoi lanciare la tua prima sponsorizzata in comarketing?
Contattaci: possiamo aiutarti a progettare un’esperienza condivisa che porti valore reale a te, al tuo partner… e ai tuoi clienti.
FAQ – Dubbi frequenti sul comarketing nel turismo
📌 Cos’è il comarketing e come si differenzia dalla pubblicità tradizionale?
Il comarketing è una promozione congiunta tra due o più brand, in cui si condividono risorse, visibilità e pubblico. Diversamente dalla pubblicità tradizionale, punta alla sinergia anziché alla competizione.
📌 Serve un contratto formale per fare comarketing?
Non è obbligatorio, ma è altamente consigliato. Anche un semplice accordo scritto aiuta a definire ruoli, budget, obiettivi e scadenze.
📌 Quali KPI bisogna monitorare in una campagna sponsorizzata comarketing?
Dipende dagli obiettivi:
- Brand awareness → impression, reach, visualizzazioni
- Lead generation → click, conversioni, iscrizioni
- Vendite → transazioni, ROI, valore medio d’ordine
📌 Il comarketing è adatto solo ad aziende grandi?
Assolutamente no. Anzi, le PMI locali possono trarne enormi vantaggi, perché unendo le forze riescono a ottenere risultati altrimenti fuori portata da sole.